giovedì 31 luglio 2008

LA PROSSIMA GUERRA?



Le guerre sono come gli esami: non finiscono mai.
Questo secolo nè è la prova, dopo il Kossovo, Afghanistan, Iraq in molti parlano di una guerra imminente all'Iran, già in preparazione.
L'obiettivo degli Stati Uniti è quello di un dominio imperiale mondiale. Qualcosa di nuovo rispetto all'imperialismo studiato a scuola, perchè è l'instaurazione del dominio di un solo paese, della casta dei ricchi banchieri che pretendono di controllare l'intero sistema delle risorse mondiali, non solo del petrolio. In molti dicono compresi gli Usa, che non c'è spazio per 2 "americhe" su questo pianeta, già una è stata devastante. Ma di fatto c'è una seconda america molto più potente, almeno demograficamente che sta irrompendo nel mercato mondiale con prepotenza: la Cina.
1 miliardo e 300 milioni di persone sono entrate all'improvviso nel mondo del consumismo sfrenato tipico dell'occidente.
L'opera distruttiva dello sviluppo umano sta prendendo il sopravvento rispetto alla possibilità della natura di reggere a questa pressione.
Questo mette a repentaglio la vita di tutti, quindi "l'impero" ora deve fare i suoi calcoli e studiare nuove strategie per porre un freno allo sviluppo della Cina.
Il problema vero però è che la Cina è l'unico paese al mondo che non accetta di essere comandato dall'impero, questa è la realtà tutti gli altri anche se con alcuni limiti si possono condizionare, ma la Cina no. Quindi bisogna "ridurre" la Cina ad una condizione di sudditanza nei confronti degli Stati Uniti. La vera partita che si sta giocando su questo pianeta è questa tra Usa e Cina.
Se andrà bene potremo evitare la guerra, se andrà male, la guerra sarà di proporzioni inimmaginabili, rispetto alla quale tutte le precedenti sembrerebbero giochi da bambini. Da questa guerra noi non resteremo fuori in ogni caso, perchè una qualsiasi situazione di squilibrio produrrà una ripercussione su tutta la nostra vita, sui consumi, sull'energia, sul petrolio, sull'ambiente naturale, sul riscaldamento del pianeta, e su tutto il resto.
Sembra una guerra inevitabile, l'unica prospettiva è quella di evitare che gli Usa collidano con la Cina. Sarebbe, il condizionare è d'obbligo, una guerra dove morirebbero centinaia di milioni di persone, perchè se pensiamo che il nemico è un concorrente sul piano dei consumi e delle risorse naturali, si dovrà "eliminare" un bel numero di persone.
E' una cosa sicuramente da prendre sul serio visto che già nei documenti ufficiali della sicurezza Usa, prevedono che da qui al 2017, la Cina diventi il pericolo principale per gli Stati Uniti.
Purtroppo le politiche per rendere l'occidende indipendente dall'oro nero che prima o poi finirà, sono ancora lontane. Ci sarà una gara a chi arriverà prima ai pozzi petroliferi dell'Iran, ma sviluppare energia pulita, investire su fonti rinnovabili per savare questo pianeta è qualcosa di molto lontano dagli interessi economici che girano intorno al petrolio, quindi non c'è nessuna intenzione in questo senso, e all'ultimo G8 è stato ampiamente dimostrato, nel 2050 quando il pianeta terra sarà in coma irreversibile.
(Tratto da un'intervista a Giulietto Chiesa)

martedì 29 luglio 2008

L'UNIONE EUROPEA DELLE BANCHE



I mali dell'Italia hanno cause profonde e ben radicate:
il potere della malavita e il grande potere delle banche che confluiscono entrambi nei governi, grazie alle strutture clienterali dei partiti. Il reale potere politico non sta nel parlamento.
Ogni anno uno stato che fa parte dell'UE e che ha adottato l'euro come moneta, preleva "TOT" miliardi in carta-moneta e a fronte di questo prelievo s'indebita del 2,5% con la BCE.
Alla fine dell'anno la BCE fa un bilancio e la differenza tra il costo di stampa della moneta e il suo valore nominale lo riparte tra gli stati membri.
Non si capisce per quale motivo, oltre la forte presenza massonica, di questa ripartizione debba beneficiare anche la Banca d'Inghilterra che non ha adottatol'euro.
Per quale motivo deve beneficiare dei profitti provenienti dall'indebitamento di altri stati?
Inoltre nei paesi membri questi soldi non vanno allo stato che si è indebitato, ma alle banche.
Anche qui da noi quindi, la banca d'Italia che è un'organismo privato costituito dalle maggiori banche del nostro paese (lo stato possiede solo il 5% attraverso l'Imps), beneficia del ricavato del nostro debito pubblico.
L'aumento del debito pubblico dell'Italia è direttamente proporzionale al aumento del profitto dei banchieri.
La Banca d'Italia quando divenne privata, contro il suo stesso statuto che dice debba essere pubblica, incassò 62.000.000.000 di euro, 40 in riserve auree e 22 in valuta pregiata.
Altri paesi europei, sotto la stessa convenzione della BCE utilizzano questi soldi, e sono autorizzati ogni anno ad immettere sul mercato l'equivalente di 5 tonnellate di oro, a riduzione del debito pubblico.
Nonostante i bei discorsi dei vari governatori della Banca d'Italia e dei vari governi sul debito pubblico questi soldi non vengono usati e rimangono nelle loro casse.
lo stato non è mai indipendente dalle banche, ma ne è l'ostaggio tanto quanto noi ne siamo gli schiavi.
Questo è dimostrato dal fatto che grandi agenzie finanziarie come la Goldman Sachs riesce a piazzare i suoi uomini ovunque, Draghi è governatore della banca d'Italia, Ciampi è stato presidende della repubblica, Prodi presidente del consiglio.
Il potere reale sta in questi grandi gruppi finanziari, e tutto quello che successivamente ho letto, ho studiato anche su internet, è conferma di questo. I partiti ormai come i governi sono permeati da questo enorme potere
finanziario e massonico, nei loro vertici, nelle loro strutture determinanti. Questo non vuol dire che non ci siano persone in buona fede
in questo o quel partito che cercano di affrontare i problemi, ma sono ornamentali, la linea di fondo dei partiti attuali è difendere questo sistema economico basato sullo strapotere dei grandi gruppi finanziari e ci ritroviamo dentro un'Europa che non è l'europa dei popoli, ma l'europa delle banche. Noi discutiamo, ma è la BCE che decide la politica; il governo adotta provvedimenti as ostegno degli artigiani, degli agricoltori, ecc. ma la BCE decide la sua politica indipendentemente dalle scelte di chi viene eletto dal popolo.
(Dobbiamo forse sentirci fortunati a non avere una legge elettorale che ci permetta di scegliere chi vogliamo?)
Le banche e i grandi gruppi finanziari che dalla mattina alla sera operano per utilizzare il denaro pubblico hanno fatto un'assicurazione sulla vita: chiunque vinca le elezioni il loro potere e il loro profitto resterà inalterato.

Tratto da un'intervista a Ferdinando Rossi.

giovedì 24 luglio 2008

SALAGADOOLA MECHICKA BOOLA BIBBIDI BOPPIDI BOO: DOVE SONO I RIFIUTI?




"L'emergenza è finita e la scommessa è vinta, la città è pulita. Le strade sono sgombre dalla spazzatura, l’ arretrato è smaltito. Riecco Napoli, finalmente : bella e possibile. E soprattutto pulita"
Così
il Consiglio dei Ministri pochi giorni fa, annunciava la risoluzione alla crisi rifiuti: tutto sparito, e senza nemmeno costruire inceneritori, perchè l'unico esitente è sempre quello di Acerra, che ancora non entra in funzione. Degli altri progetti, per ora ancora sulla carta, non si sà ancora nulla dopo che Bertolaso ha bocciato il sito di Agnano proposto dal sindaco Iervolino.
La discarica di Chiaiano, tanto discussa ed ancora contestata dai cittadini, anche se nelle tv nazionali, non si parla di manifestazioni o dell'occupazione del Duomo di Napoli da parte dei vari comitati, rimane per ora una zona militarizata, ma ancora non entra in funzione.
Le discariche che hanno cominciato ad accogliere rifiuti sono quelle predisposte dall' ex Commissario De Gennaro a Savignano Irpino (Av) e Sant’Arcangelo Trimonte (Bn); hanno accolto fin'ora 35.000 tonnellate di rifiuti.
Forse il centro storico e le strade più note sono pulite, i monumenti possono essere visitati, ma Napoli è immensa e basta spostarsi un pò più in la e si vede la stessa drammatica situazione tanto propagandata in campagna elettorale.
Sono ancora migliaia le tonnellate per le strade della città e in periferia, eci sono ancora tante zone di stoccaggio dei rifiuti, che sono terra di nessuno, non controllate e quindi ancora terreno adatto ad accogliere rifiuti tossici, e sicuramente la criminalità organizzata, tiene sotto controllo queste zone molto più dell'esercito.
E mentre Berlusconi dichiara, attraverso i suoi TG, che l'emergenza è finita, a Bruxelles non ci crede nessuno e la procedura d'infrazione rimane aperta.
La raccolta differenziata non riesce a decollare, è partita solo la solita corsa ai 30 milioni di euro stanziati dalla Regione per le province di Napoli e Caserta. Il sindaco Iervolino difende a spada tratta l' Asia, l'azienda municipalizzata per i servizi di igiene ambientale, e "la sperimentazione" fatta nel quartiere Colli Aminei, mentre l'assessore regionale all'ambiente Ganapini, ribadisce che
"non c’è bisogno di una sperimentazione per 20 mila abitanti che già ci risulta fanno la differenziata raggiungendo una buona percentuale. C’è bisogno che Napoli tutta passi alle pratiche civili e normali in Europa".

(da un'articolo di Conchita Sannino):
"L´immondizia che finisce quotidianamente in Germania viene bruciata (a peso d´oro, circa 130 euro a tonnellata) in “termovalorizzatori gemelli” rispetto a quello in costruzione ad Acerra, anch´essi costruiti dallo stesso gruppo, la Fisia Babcock, la società interamente controllata da Impregilo. Si tratta della stessa società che in Campania è finita al centro di una duplice azione. Da un lato, il processo aperto contro Bassolino e il gruppo imprenditoriale, con sequestro preventivo a carico di Impregilo per 750 milioni di euro (poi ridimensionato dalla Cassazione), oltre al divieto di partecipare per 2 anni a gare nella pubblica amministrazione; e, sull´altro versante, le accuse politiche per presunta vetustà degli impianti messi in piedi, tra stabilimenti Cdr e il non ancora completo termovalorizzatore di Acerra.

È l´amministratore delegato Alberto Rubegni a tornare sull´argomento da Milano. Usa toni ruvidi durante l´assemblea degli azionisti. «Attualmente il termovalorizzatore che stavamo relizzando ad Acerra è fermo non per colpa nostra, eppure l´impianto è moderno, uno dei migliori, con parametri di emissione più bassi dell´impianto di Milano e di quello di Brescia - segnala Rubegni - C´è stata molta disinformazione, i problemi sorti sulla vicenda sono legati alla burocrazia e agli iter autorizzativi». Poi Rubegni aggiunge il dettaglio che sembra quasi un contrappasso. O uno sgambetto al processo in corso. «Mentre ad Acerra è tutto fermo, l´immondizia campana fa un lungo viaggio e viene bruciata e sarà ancora bruciata in identici termovalorizzatori che noi abbiamo realizzato in Germania». Ovvero: Dusseldorf, Leverkusen, Koln-Niehl, Wuppertal, Kamp-Lintfort, Herten, Weisweiler, Amburgo".

domenica 20 luglio 2008

RFID: IL CAOS RADIOCONTROLLATO


Riuscite ad immaginare un mondo dove qualsiasi cosa sarà accompagnatata da un chip spia a radio frequenza, ognuno contenente un originale ID, diverso l’uno dall’altro e localizzabile in tempo reale?
La Wal-Mart, Target, IBM hanno in programma di mettere un chip per localizzare e catalogare tutto ciò che viene prodotto sulla superfice terrestre.
Può sembrare la trama di un film di fantascienza ma il 21.02.2001 la IMB, ha registrato un brevetto US n° 20020116274.
L'affare economico è di grande portata, le grandi multinazionali come Coca Cola, Kraft, CVS, Proctor and Gamble, Kellogs, Best Buy, Home Depot, Colgate-Palmolive, GlaxoSmithKline, Nestle, PepsiCo, stanno già sostenendo l'operazione, ed hanno già cominciato su vasta scala (e all'oscuro di milioni di cittadini), ad immettere sul mercato etichette RFID.
La Wal Mart, ne ha già applicate mezzo milione su rasoi Gilette Mach 3 ad esempio, stessa cosa ha fatto la Kraft.
Le maggiori multinazionali del mondo, come Pepsi, Nestlé, Pfizer, Philip Morris Usa, Jhonson & Jhonson vorrebbero sostituire gli attuali codici a barre con etichette Rfid col risultato che qualsiasi cosa prodotta sulla faccia della terra porterà un etichetta con un chip a radiofrequenza che renderebbe individuabile la posizione di persone, animali e cose mostrando la loro posizione su scala mondiale.
Purtoppo questo scenario da film fantascientifico è già una realtà, ci sono da anni sul mercato prodotti etichettati con Rfid, come ad esempio Calvin Klein, Abercrombie, Fitch, Kleenex, pannolini per bambini Huggies, le auto Toyota a partire dal 2004, le confezioni di Viagra e Oxicontin, tutti i passaporti statunitensi emessi dall’Ottobre 2006, le gomme Michelin prodotte dal 2004 e moltissimi altri prodotti di note "marche" che non vogliono rivelarlo. Inoltre ci sono già in lista d'attesa (molto breve) altri prodotti come stampanti HP, scanner, televisori Sanyo ed altri prodotti elettronici venduti nei magazzini Wal Mart. Inoltre le nostre italianissime Prada e Benetton. Anche la Lewi's ha distribuito prodotti etichettati con rfid, ma non ha voluto rivelare in quali paesi sono stati venduti.
20 millioni di "inconsapevoli" cittadini, posseggono già carte di credito contenenti un chip RFID.
Anche le persone possono essere "monitorate" e "spiate" con questo sistema, basta metter loro addosso un'etichetta nelle scarpe, vestiti, o altro. La IBM ha già brevettato una tecnica denominata da loro "Unità di Localizzazione Persone".
Negli Stati Uniti, si stanno propagandando molto i "benefici" di questo sistema, si fanno spot in tv dove si vedono genitori che affermano la propria tranquillità nel poter sapere in ogni istante dove sono i propri figli, e se pensiamo alla propaganda del terrore studiata ad arte in questi anni, il sistema potrebbe trovare un terreno molto fertile.
Ma ogni medaglia ha il suo rovescio, al di là della privacy che diventerebbe solo un vecchio ricordo, questo sistema non crea assolutamente sicurezza per i cittadini, solo grandi introiti per chi vende il microchip, anzi metterebbe in serio pericolo l'incolumità della gente.
Qualsiasi criminale dotato di un lettore Rfid, potrebbe rubare i dati delle carte di credito e bancomat, potrebbe sapere quali oggetti preziosi ci sono melle nostre case, quale tipo di antifurto, di serratura delle porte, potrebbe aspettare un'ignara persona in un posto "favorevole" ad uno scippo perchè il lettore rfid rivela un Rolex. Persino la polizia sarebbe in pericolo, un agente "segreto" sarebbe alla mercè di qualsiasi aguzzino, come pure la sua famiglia.
Qual'è il limite a tutto ciò? Non ci sono limiti, tutto questo fa parte di un progetto molto ambizioso, da parte di chi?
Un giorno ogni essere umano sarà dotato di microchip fin dalla nascita, hanno cominciato con l'iserimento negli animali, prima facoltativo eppoi "per legge", sarà così anche per le persone.
David Icke ha dichiarato che nel '97 è stato contattato da uno scienziato, il quale aveva lavorato per la Cia, collaborando contro la sua volontà a progetti segreti per il controllo del genere umano.
Secondo lo scienziato ci sarebbe un piano ben preciso per inserire microchip nel corpo umano, allo scopo iniziale di controllare cosa facciamo e dove siamo, ma il fine nascosto è quello di manipolare i nostri processi mentali ed emozionali. Una volta impiantati nel corpo umano questi microchip, con il controllo di un computer possono rendere le persone docili, aggressive, eccitate e controllare qualsiasi emozione della psiche.
Disse inoltre che già nel 1997 questi dispositivi erano così piccoli da poter essere iniettati con un'ago durante una semplice vaccinazione. Ed ora immaginate la notizia di un nuovo virus (inesistente come il terrorismo) letale che spinga la gente a vaccinazioni di massa "gentilmente" offerte dal governo. La Hitachi ha presentato le etichette RFID più piccole al mondo pensate che misurano 0,05 per 0,05 mm!
Immaginate le nuove auto, con quei dispositivi che possono monitorarla lungo il suo percorso ed anche immobilizzarla dall'esterno attraverso il satellite, questo è quello che potrebbero fare anche con le persone.
Il prof. Kevin Warwick dell'università di Reading in Inghilterra, si è lasciato usare insieme alla moglie per promuovere l'uso di questo chip, in una grande campagna pubblicitaria, prendendo compensi (secondo il Daily Mail) di circa 500.000 sterline da grosse multinazionali statunitensi.
Ha ammesso che lui e sua moglie potrebbero avere grossi danni fisici permanenti, ma spera di evitare quelli mentali, ma forse quelli li aveva già prima visto quello che è stato disposto ad accettare.
Stanno facendo di tutto per pubblicizzare l'inserimento di questi microchip, creando il terrore verso tutto e tutti, la cosa peggiore non è la perdita della libertà fisica, ma di quella mentale.
Sono le emozioni e la capacità di viverle e controllarle che fanno la differenza fra un uomo e una macchina.

venerdì 18 luglio 2008

RECORD PETROLIO: 250$ AL BARILE




Non ci siamo ancora arrivati, certo, ma quanto manca? Un anno o due?
Il prezzo del petrolio è aumentato nell'ultimo anno del 150%, la Goldman Sachs ha previsto un aumento fino a 200$ e possiamo prenderla per buona visto che controlla, gestisce e manipola l’indice dei prezzi della materia prima più usata nel mondo, attraverso l'International Commodities Exchange (articolo consigliato).
I grandi 8 del pianeta non hanno trovato nessuna soluzione concreta al vertiginoso aumento dei prezzi del petrolio, che contribuisce in maniera direttamente proporzionale all'aumento del mais ed altri generi alimentari in tutto il mondo.
Il XX secolo ha creato benessere attraverso il consumismo, un consumismo sfrenato che fa consumare ad una piccola parte del pianeta le risorse, le energie e gli alimentari che potrebbero sfamare tutto il mondo.
Si prospetta nell'immediato futuro un declino del consumismo, ma il fatto che sarà una scelta obbligata dall'esaurimento delle risorse e non dalla scelta consapevole, di un'inversione di marcia da parte delle popolazioni più ricche, renderà questo passaggio, del tutto inevitabile, molto doloroso. I grandi del pianeta (si dice siano 8, ma sono di meno...con qualche cagnolino che li segue con la coda tra le gambe), hanno dimostrato nei vari vertici mondiali, di non aver intenzione di invertite la rotta. Non c'è nei loro discorsi una vera politica nella ricerca di nuove fonti di energia pulita, il petrolio finirà prima o poi, è un dato di fatto, un evento inevitabile; la crescita economica degli ultimi 50anni ha portato la società ad uno stile di vita ricco, improntato su cose di cui non abbiamo veramente bisogno ma di cui oramai nessuno riesce a fare a meno.
"La civiltà" dei nostri tempi è sinonimo di futilità, sono poche le persone che sanno quali sono veramente i beni di prima necessità.
L'economia mondiale è al collasso, il vertiginoso aumento dei prezzi che si verificherà nei prossimi mesi (entro la fine dell'anno) ci catapulterà all'improvviso nel declino e sarà solo il doloroso inizio.
Il mondo è alle prese con la carenza di cibo, certo: questo lo sappiamo tutti (mentre buttiamo avanzi nella pattumiera che potrebbero sfamare bambini per una settimana), ma già da 7 anni la produzione di cereali non ha soddisfatto il consumo. Il prezzo dei cereali, come riso, mais e frumento è raddoppiato nell’ultimo anno. I paesi più poveri logicamente incassano il colpo più duro. Rivolte per il cibo sono scoppiate in tanti paesi, tra cui Egitto, Camerun, Marocco e Indonesia.
Le Nazioni Unite hanno calcolato che nei prossimi 30 anni, la produzione di cereali dovrà raddoppiare per soddisfare il fabbisogno alimentare mondiale, ma per ora stanno raddoppiando solo i prezzi.
La nuova moda di coltivare cereali per produrre carburanti, ci fa capire molto bene le vere intenzioni di chi NON intende sfamare la gente.
E' comunque impossibile rendere realtà i calcoli dell'ONU, l'agricoltura è strettamente legata al prezzo del petrolio, per via dei carburanti necessari ai macchinari.
Le risorse di questo pianeta si stanno esaurendo, mentre ogni anno si aggiungono 70 milioni di persone che hanno diritto ad una vita dignitosa, all'acqua potabile e ad un'aria con un pò di ossigeno.
All'ultimo G8, invece, "i grandi" hanno deciso misure per contenere le emissioni di Co2 entro il 2050! Il generoso presidente Bush nella sua ultima visista in Italia, ha detto che voleva risolvere il problema del petrolio con "nuove immissioni di greggio sul mercato, attraverso la trivellazione di nuovi giacimenti, ma non glie l'hanno permesso"!
E produrre auto che consumano meno, non sarebbe una soluzione migliore?
Certo la DaimlerChrysler non potrebbe produrre suv che fanno 3km con un litro e non avrebbe finanziato la campagna elettorale, ma penso che l' america e il resto del mondo potevano fare a meno di questa catastrofe.
Il petrolio finirà comunque e la soluzione sta nel diventare indipendenti dal petrolio, non nel cercarne ancora la schiavitù.
Ma perchè gli interessi economici hanno la priorità sulla coscienza degli uomini?

“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni."
Robert Kennedy 18 marzo 1968

”Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato quando l’ultimo albero sarà abbattuto quando l’ultimo animale sarà ucciso solo allora capirete che il denaro depositato alle isole Cayman, non si mangia.”
Profezia Creek

mercoledì 9 luglio 2008

G8...IL VERTICE DELL'INDIFFERENZA



La ricchezza delle 4 persone più ricche del mondo, è superiore al prodotto interno lordo dei 47 paesi più poveri del mondo.
La ricchezza delle 80 persone più ricche del mondo, è superiore al PIL della Cina cioè la ricchezza di 1 miliardo e 300 milioni di persone.
Il 4% della ricchezza delle 200 persone più ricche del mondo sarebbe sufficiente per i primi interventi dal punto di vista sanitario, scolastico, alimentare, idrico dell'intera umanità.
Questo vuol dire che il mondo è gestito da 2-300 persone o poco più.
I G8 non servono a niente perchè queste persone hanno già deciso, quelle che saranno le politiche economiche, sociali, finanziarie per il mondo intero, cioè per 6.000.000.000 di persone...ripeto: 6 MILIARDI di persone...
Ma questo non è tutto. Noi paesi "ricchi" ci siamo impegnati a versare lo 0,7% del nostro PIL per aiutare i paesi poveri, ma sono pochi quelli che danno questa percentuale, solo la Svizzera, l'Olanda e la Danimarca ad esempio danno l'1%, altri paesi come l'Italia e gli Usa danno molto meno dello 0,7% e alla fine la media è dello 0,22% del prodotto interno lordo, una cifra che si aggira sui 70 miliardi di dollari.
Ma siccome i paesi ricchi non riescono a dare questo 0,7% hanno deciso di dare a questi paesi la possibilità di esportare i loro prodotti nel nostro "mercato" per un valore pari allo 0,7%. Sembrerebbe un'idea geniale ed anche altruistica se non fosse che facciamo pagare di dazi 4 volte tanto ai paesi in via di sviluppo, mentre i dazi pagati tra i paesi considerati ricchi (cioè tra di "noi")sono un quarto di meno.
E' difficile orientarsi con le cifre, facciamo un piccolo riassunto:
Diamo a loro lo 0,22% per interventi di sostentamento e sviluppo 70 miliardi di dollari.
Loro...(paesi poveri) ci danno: 140 miliardi di dollari.
Quindi noi paesi ricchi "altruisticamente" facciamo grandi affari con la miseria del terzo mondo.
Al G8 di Toyako, questi farabutti responsabili della fame nel mondo, con l'aumento dei prezzi del mais e altri alimentari, e di tante altre speculazioni sulla pelle dei più deboli hanno detto:
"E' urgente rimuovere le restrizioni sull'export che intralciano i rifornimenti umanitari di cibo"
"Chiediamo inoltre a tutti quei Paesi che hanno abbondanti stock di cibo di rendere possibile l'accesso a una parte delle proprie riserve per quei Paesi bisognosi in questo momento di crisi dovuta all'aumento significativo di prezzi"
Queste parole lasciano l'amaro in bocca sapendo che la morte, la sete e la fame sono un grande business per gli 8 paesi padroni della Terra.
Cifre e dati da www.stefanosalvi.it

martedì 8 luglio 2008

La Terra...

Guardalo attentamente.
Questo non è il Paradiso.
Anche se un giorno non lontano lo ricorderai come un paradiso, questo è solamente il tuo pianeta, ed è l'unico che avrai mai.
La Terra.
Salviamolo, dagli esseri umani.


sabato 5 luglio 2008

La storia delle cose

Sul blog di Grillo si fanno a volte incontri preziosi.
Noi che scriviamo in questo blog ne sappiamo qualcosa.
Forse non avremo ancora per molto questa opportunità, le notizie di questi giorni sulla disputa tra Viacom e Youtube confermano una accelerazione preoccupante nella tendenza al controllo della rete e al libero scambio di idee.
Vedremo.
Comunque, un blogger, mucca pazza, ha segnalato questa serie straordinaria di filmati.
Penso sia non solo opportuno, ma anche doveroso divulgarli, per quanto poco è nella nostre possibilità.







DIFFONDETE!