martedì 5 agosto 2008

GOVERNO MONDIALE...E GUERRA GLOBALE



Nel 1773, Amschel Mayer Rothschild, nel corso della presentazione del suo piano per un Governo Mondiale ad un gruppo di finanzieri ebrei, al 16° punto del programma, relativo all'infiltrazione della Massoneria, disse che: "il loro scopo era quello di sfruttare i vantaggi che offriva il segreto massonico. Egli affermò che essi potevano organizzare le loro Logge del "Grande Oriente", all'interno della Mas-soneria Azzurra, in modo da continuare le loro attività sovversive e nascondere la vera natura del loro lavoro...tutti i mèmbri affiliati alle Logge del Grande Oriente dovevano essere usati per il proselitismo e per la diffusione della loro ideologia ateo-materialistica tra i Goyim..." e incaricò Adam Weishaupt di fondare l'Ordine degli Illuminati di Baviera.

Guy Carr, in un suo libro, scrive che "nel 1776, Weishaupt organizzò gli Illuminati per mettere in esecuzione il complotto. Con la menzogna che l'obiettivo era di portare ad un Unico Governo e di abilitare uomini di provata capacità mentale a governare il mondo, reclutò duemila seguaci. Questi comprendevano gli uomini più intelligenti nel campo delle arti e delle lettere, istruzione, scienza, finanza e industria. Egli, poi, fondò, Logge del "Grande Oriente" quali loro sedi segrete."

Scoperta la cospirazione degli Illuminati, il Governo Bavarese ordinò alla polizia di fare irruzione nelle Logge del "Grande Oriente" costituite di recente da Weishaupt. Altri particolari ottenuti, convinsero le autorità che i documenti erano una copia originale di una cospirazione con la quale la sinagoga di satana, che controllava gli Illuminati ai vertici, intendeva usare guerre e rivoluzioni per portare a termine la creazione di un Governo Mondiale. Nel 1785, il Governo Bavarese bandi gli Illuminati e chiuse le Logge del Grande Oriente. Gli Illuminati si riorganizzarono, e Weishaupt istruì i suoi seguaci di infiltrarsi nelle Logge della Massoneria Azzurra e di formare una società segreta all'interno delle altre società segrete.
Nel 1829, gli Illuminati s'incontrarono a New York, l' oratore fu un loro membro britannico di nome Wright. I partecipanti furono informati che gli Illuminati intendevano riunire i gruppi dei nichilisti e degli atei con le altre organizzazioni sovversive in un'unica organizzazione internazionale chiamata. Questa forza distruttrice doveva essere usata per rendere possibile agli Illuminati di fomentare future guerre e rivoluzioni.
Clinton Rooseveit (un antenato diretto di F.D. Rooseveit), Horace Greeley e Chas Dana crearono un Comitato. Nel 1834, l'italiano Giuseppe Mazzini fu selezionato dagli Illuminati per dirigere il loro programma rivoluzionario mondiale, incarico che egli mantenne fino alla morte.
Nel 1840, il generale Albert Pike fu posto sotto l'influenza di Mazzini e tra il 1859 e il 1871 Pike e Mazzini elaborano un piano di rivoluzioni e di tré guerre mondiali che avrebbe portato la congiura degli Illuminati al suo stadio finale, alla fine del XX° secolo.
Quando Mazzini mori, nel 1872, Pike lo sostituì col suo braccio destro, Adriano Lemmi, Gran Maestro delle Logge del "Grande Oriente" d'Italia. Nel 1925, Sua Eminenza Cardinal Caro y Rodriguez, arcivescovo di Santiago, Chile, pubblicò un libro "II mistero svelato della massoneria", per esporre come gli Illuminati, i satanisti e i luciferiani avessero imposto il loro controllo sulle società segrete. L'enorme quantità di documentazione che egli produsse servì a provare che neppure al 32° e al 33° grado del Rito Scozzese Antico e Accettato i massoni conoscevano i veri segreti delle Logge del "Grande Oriente" e di quelle del "Rito Palladico" di Giuseppe Mazzini e di Albert Pike.
Mazzini tratteneva una fitta corrispondenza col Pike, ma le lettere più interessanti di questa corrispondenza sono due: quella che Mazzini inviò a Pike il 22 gennaio 1870 e quella di Pike a Mazzini datata 15 agosto 1871.
Questa corrispondenza si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede del Rito Scozzese di Washington, ma la consultazione è vietata al pubblico. Nonostante ciò siamo venuti a conoscenza del contenuto, grazie a un ufficiale di marina canadese, William Guy Carr, presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945; egli potè prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro Pawns in thè Game.
Il documento è sicuramente profetico e precorritore della triade "crisi-guerra-rivoluzione", che ha tormentato il XX secolo.
Dal libro di Guy Carr possiamo leggere passi veramente interessanti:
"La prima Guerra Mondiale doveva essere combattuta per consentire agli "Illuminati" di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo. Le divergenze suscitate dagli agenti degli "Illuminati" fra Impero britannico e tedesco furono usate per fomentare questa guerra. Dopo che la guerra ebbe fine si doveva edificare il comunismo e utilizzarlo per distruggere altri governi e indebolire le religioni.
La Seconda Guerra Mondiale doveva essere fomentata approfittando della differenza fra fascisti e sionisti politici. La guerra doveva essere combattuta in modo da distruggere il nazismo e aumentare il potere del sionismo politico, onde consentire lo stabilimento in Palestina dello stato sovrano d'Israele. Durante la Seconda Guerra Mondiale si doveva costituire un'Internazionale comunista altrettanto forte dell'intera Cristianità. A questo punto quest'ultima doveva essere contenuta e tenuta sotto controllo fin quando richiesto per il cataclisma sociale finale.
La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d'Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro, saranno in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico.
Il 15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto. Si citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera che si dice catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra:
"Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata dal cristianesimo, i cui adoratori saranno da quel momento privi di orientamento alla ricerca di un ideale, senza più sapere ove dirigere l'adorazione, riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell'ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!"
"Quando Mazzini morì nel 1872 - prosegue ancora il Carr - nominò suo successore un altro capo rivoluzionario, Adriano Lemmi. A Lemmi più tardi sarebbero succeduti Lenin e Trotzkij. Le attività rivoluzionarie di tutti costoro vennero finanziate da banchieri inglesi, francesi, tedeschi e americani". Bisogna tener presente che i banchieri internazionali di oggi, al pari dei cambiavalute dei tempi di Cristo, sono solo strumenti e agenti degli Illuminati. Mentre al grande pubblico era lasciato credere che il Comunismo è un movimento di lavoratori per distruggere il Capitalismo, gli ufficiali dei Servizi di Informazione inglesi e americani erano in possesso di autentica evidenza documentaria comprovante che capitalisti internazionalisti operanti attraverso i loro istituti bancari avevano finanziato entrambe le parti in ogni guerra e rivoluzione combattute dal 1776".

lunedì 4 agosto 2008

ECONOMIA MONDIALE: QUALE FUTURO?



A un anno dall'inizio della crisi si va avanti più con stime dei suoi costi che con certezze. E stime precise sono impossibili, perché per l'immobiliare il crollo dei valori e i mutui in protesto continuano a generare perdite. Secondo Bridgewater Associates di Westport, Connecticut, possono arrivare altri 1.600 miliardi di dollari di perdite, a livello globale, metà dal corporate debt e metà dall'immobiliare, e non solo subprime

La Fed ha usato più di due terzi del portafoglio titoli di circa 800 miliardi di dollari per assicurare liquidità. La Bce è stata ancor più generosa, ma con una diversa politica. Il rischio inflazione è molto forte negli Usa. Sulla volata delle materie prime pesa l'anticipazione di inflazione Usa. Il bivio per Ben Bernanke (nella foto) Il presidente della Fed, Ben Bernanke (Bloomberg)è stretto: se alza i tassi peggiora la situazione dei mutui variabili, se li tiene sottozero (tassi reali) genera inflazione.

Il libero movimento dei capitali potrebbe essere a rischio. La crisi potrebbe spingere a un ritorno eccessivo alla regulation. Finché le politiche fiscali non faranno la loro parte lasciando a quelle monetarie la possibilità di combattere davvero l'inflazione, crescerà il rischio che si consolidi il sentimento protezionista. Le recessioni troppo lunghe non aiutano il libero scambio.
La crisi del credito costringerà le banche a svalutare le proprie attività (in gran parte titoli costruiti sui mutui per la casa e altri crediti), per altre centinaia di miliardi di dollari. L'eventuale fallimento di società come Fannie Mae (o semplicemente di banche d'affari e commerciali) innescherebbe un effetto domino incontrollabile.

La crisi del credito sarà acuita dal deterioramento del mercato immobiliare: calando i prezzi delle case e aumentando l'interesse sui mutui a tasso variabile, crescono le insolvenze delle famiglie. A sua volta diminuisce la capacità di spesa dei consumatori e la prospettiva di una recessione, finora evitata, potrebbe riaffacciarsi.

Il quadro si complica con un'inflazione in ascesa (al 5% negli Usa e oltre il 4% nell'area euro) a causa degli aumentati prezzi delle materie prime. Oltre alle conseguenze per l'economia e per i profitti aziendali, gli investitori pretendono un premio per i maggiori rischi. Questo in Borsa si traduce in quotazioni più basse e in un costo del denaro in crescita.

Da ilsole24ore.com