giovedì 31 luglio 2008

LA PROSSIMA GUERRA?



Le guerre sono come gli esami: non finiscono mai.
Questo secolo nè è la prova, dopo il Kossovo, Afghanistan, Iraq in molti parlano di una guerra imminente all'Iran, già in preparazione.
L'obiettivo degli Stati Uniti è quello di un dominio imperiale mondiale. Qualcosa di nuovo rispetto all'imperialismo studiato a scuola, perchè è l'instaurazione del dominio di un solo paese, della casta dei ricchi banchieri che pretendono di controllare l'intero sistema delle risorse mondiali, non solo del petrolio. In molti dicono compresi gli Usa, che non c'è spazio per 2 "americhe" su questo pianeta, già una è stata devastante. Ma di fatto c'è una seconda america molto più potente, almeno demograficamente che sta irrompendo nel mercato mondiale con prepotenza: la Cina.
1 miliardo e 300 milioni di persone sono entrate all'improvviso nel mondo del consumismo sfrenato tipico dell'occidente.
L'opera distruttiva dello sviluppo umano sta prendendo il sopravvento rispetto alla possibilità della natura di reggere a questa pressione.
Questo mette a repentaglio la vita di tutti, quindi "l'impero" ora deve fare i suoi calcoli e studiare nuove strategie per porre un freno allo sviluppo della Cina.
Il problema vero però è che la Cina è l'unico paese al mondo che non accetta di essere comandato dall'impero, questa è la realtà tutti gli altri anche se con alcuni limiti si possono condizionare, ma la Cina no. Quindi bisogna "ridurre" la Cina ad una condizione di sudditanza nei confronti degli Stati Uniti. La vera partita che si sta giocando su questo pianeta è questa tra Usa e Cina.
Se andrà bene potremo evitare la guerra, se andrà male, la guerra sarà di proporzioni inimmaginabili, rispetto alla quale tutte le precedenti sembrerebbero giochi da bambini. Da questa guerra noi non resteremo fuori in ogni caso, perchè una qualsiasi situazione di squilibrio produrrà una ripercussione su tutta la nostra vita, sui consumi, sull'energia, sul petrolio, sull'ambiente naturale, sul riscaldamento del pianeta, e su tutto il resto.
Sembra una guerra inevitabile, l'unica prospettiva è quella di evitare che gli Usa collidano con la Cina. Sarebbe, il condizionare è d'obbligo, una guerra dove morirebbero centinaia di milioni di persone, perchè se pensiamo che il nemico è un concorrente sul piano dei consumi e delle risorse naturali, si dovrà "eliminare" un bel numero di persone.
E' una cosa sicuramente da prendre sul serio visto che già nei documenti ufficiali della sicurezza Usa, prevedono che da qui al 2017, la Cina diventi il pericolo principale per gli Stati Uniti.
Purtroppo le politiche per rendere l'occidende indipendente dall'oro nero che prima o poi finirà, sono ancora lontane. Ci sarà una gara a chi arriverà prima ai pozzi petroliferi dell'Iran, ma sviluppare energia pulita, investire su fonti rinnovabili per savare questo pianeta è qualcosa di molto lontano dagli interessi economici che girano intorno al petrolio, quindi non c'è nessuna intenzione in questo senso, e all'ultimo G8 è stato ampiamente dimostrato, nel 2050 quando il pianeta terra sarà in coma irreversibile.
(Tratto da un'intervista a Giulietto Chiesa)

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