domenica 15 giugno 2008

Il trattato di Lisbona e il valore della distanza.

Dobbiamo PRETENDERE che il mondo sia pieno di diversità.
pieno di identità distinte e anche all'occasione contrapposte.
come natura comanda e insegna.

Un mondo in cui LO SCAMBIO SIA VOLUTO E CONSAPEVOLE E NON COMANDATO, ANZI IMPOSTO, DALL'ALTO.
Vogliono OMOLOGARCI, IMBAVAGLIARCI, SCHEDARCI, MICROCHIPPARCI.
CI VOGLIONO RACCHIUSI IN UN UNICO BLOCCO, CON UN UNICO GOVERNO, MONDIALE E MONDIALISTA.
TOTALITARISMO PLANETARIO.
HITLER AL CONFRONTO ERA UN PRINCIPIANTE.

E i popoli, sopìti nelle coscienze, stretti nello sforzo quotidiano di sopravvivere, ronfano nell'ignavia.

L'Irlanda, vivaddio, ha detto NO al tanfo globalista, nuovordinemondialista, tanto affine ai Bush padre e figlio, ai Giovanni Paolo II, ai Sarkozy, alle Merkel e ai vari Veltrusconi sparsi per il pianeta.
Il tanfo dei Rothshild, dei Rockfeller, dei Morgan, della Monsanto et similia, della Impregilo, della BCE, del WTO, della Banca mondiale, del F.M.I. e di tutti i loro tentacoli più o meno visibili.

Il problema vero dei nostri tempi e della nostra cultura è che ci hanno fatto perdere IL GUSTO E IL VALORE DELLA DISTANZA.
ci hanno inculcato per generazioni che era nostro dovere "colmare le distanze".
La distanza è un bene, perchè avvicina le menti più che mai quando esse fisicamente sono lontane...è un bene perchè è FATICA, e come tutto ciò che nasce dalla fatica è preziosa, è un bene perchè tiene alta la cifra delle identità, dei costumi, delle tradizioni, delle abitudini e insomma della cultura che trae linfa vitale dai colori del mondo...
Il sacro impulso che sgorga dal raffronto con le diversità in seno alla natura.
Vogliono toglierci tutto quello che rende la vita davvero degna di essere vissuta, nell'autentico RISPETTO e nella vera TOLLERANZA nei riguardi del prossimo.
Il rispetto e la tolleranza che nascono dall'intimo archivio dei migliori istinti dell'essere umano, quegli istinti che progrediscono con la storia, che si affinano con la conoscenza e con la pratica dell'incontro.

Mi auguro di assistere al giorno in cui la gente, la gente comune, si sveglierà dal torpore, scioglierà le catene e i bavagli, in qualsiasi modo, anche con l'uso della forza, abbattendo questo sistema in cui l'autotutela del potere, di qualsiasi potere, è diventato il DOGMA a cui ci stanno assoggettando.
Al punto che il nostro patrimonio genetico non contempla nemmeno più il concetto di RIBELLIONE.

1 commento:

Ilmusico999 ha detto...

Tutti i commenti sinora letti, mi lasciano questa sensazione: che l' Italia e, più generalmente l' Europa, siano incamminate in un sentiero di oppressione, povertà per centinaia di milioni di persone che, pare, sono inconsapevoli di questo stato di cose. Spero di sbagliare...
Questo si, che è Medio Evo...non quello storico!